29 novembre & 3 dicembre_due giornate contro il preventivo 2026

Ciao a tutte e a tutti,

ho aspettato un attimo a scrivervi circa la mobilitazione contro il preventivo 2026 perché come ErreDiPi volevamo discutere un po’ con il comitato Stop ai tagli e i sindacati.

Eccoci allora a chiedervi di partecipare ai vari momenti di questa mobilitazione e di coinvolgere il più possibile amiche e amici, colleghi e colleghe.

Due sono i principali momenti: 

1. La manifestazione pubblica di sabato 29 novembre
ErreDiPi la sostiene a fondo e vi parteciperà con energia: serve un momento pubblico che coinvolga tutta la popolazione. 

2. La giornata d’azione ErreDiPi di mercoledì 3 dicembre.
Serve un momento di azione vera sui luoghi di lavoro, in tempo di lavoro: la pressione che si fa così è molto più forte.  Questa giornata d’azione è sostenuta da Ocst e Vpod. 

Vi chiedo allora di attivarvi fin da subito, con il gruppetto di 3/4 persone più sensibili a questi temi (ce ne sono sempre…), per coinvolgere tutti gli altri e le altre. 

Noi pensiamo che mercoledì 3 dicembre sarebbe importante che tutti/e noi dipendenti dello Stato ci prendessimo del tempo, a cavallo della pausa della mattina, allungandola, per discutere del trattamento che ci riserva il datore di lavoro. Rifiutando di concedere il recupero del rincaro e continuando con la politica di mancata sostituzione del personale partente nella misura del 10% di dice che il nostro lavoro non vale granché… e noi prendiamoci un po’ di tempo per discuterne e per mostrare la nostra contrarietà.

Come ErreDiPi stiamo pensando a del materiale informativo, a degli slogan, a un concetto: per dirvi che se siete a corto d’idee non preccupatevi. L’importante è accordarsi con colleghe e colleghi e decidere che il 3 dicembre dobbiamo prenderci un po’ di tempo di lavoro – secondo quanto vi è possibile – per manifestare la nostra contrarietà a questa politica del personale.

A disposizione per ogni chiarimento, vi saluto caramente.
Per l’ErreDiPi,
Enrico Quaresmini.

076 679 47 14.

Una mobilitazione vale sempre la pena: accresce la consapevolezza dei propri diritti, crea solidarietà tra chi lavora, stabilisce dei paletti che la controparte non deve varcare.

Davvero… vale sempre la pena.

Coraggio: non facciamo la fine dei polli.

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